Da qualche tempo, mi ritrovo a raccogliere pigne in ogni dove...ovunque le veda, nei parchi, per strada sotto gli alberi, nei week end al mare e in montagna, mi chino a raccoglierle per poi stivarle nel sacco che c'è sotto il passeggino di Giulio.
Risultato, ora ho una montagna di pigne sul tavolo fuori in giardino.
Sono di tutte le dimensioni e varietà, da quelle legnose piene di pinoli del mare, a quelle leggere e sottili che si trovano in montagna, a quelle dei cedri del Libano (che mi ha fatto conoscere la mia amica Giorgia) che sembrano delle vere e proprie rose di legno. Alcune sono grandi e pesanti, altre talmente piccole da sembrare delle miniature. Ognuna è bellissima e mi perdo nell'osservarle pensando a che cosa potrei creare utilizzandole.
Ho pensato che sarebbero perfette per un matrimonio invernale, come segnaposto, per creare dei centrotavola...anche semplicemente messe tutte insieme in vasi trasparenti.
Eppoi, per Natale sono perfette! c'è chi dice che regalarle da appendere alla porta con dei nastri, porti buono. In passato sono state simbolo anche di fecondità e energia, e stazionavano sui pilastri delle ville patrizie a simboleggiare il "terzo occhio" (ghiandola pineale, a forma di pigna per l'appunto) ossia la capacità di vedere oltre, l'intuizione.
In rete ho selezionato gli addobbi che mi piacevano di più.
Ora si tratta di mettersi all'opera e di realizzarne qualcuno...anche perchè nel frattempo pare che gli uccellini della zona abbiano organizzato un rave party con le mie pigne, disseminandole per il giardino (con somma gioia del mio gatto che ci ha giocato tutto il giorno...)! urge utilizzo!
Have a nice pinecones dream...!
Fancy Nancy
